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È molto raro trovare un musicista di successo che si lagni, si lamenti e se la prenda con le circostanze della vita. E questo nonostante il fatto che per arrivare al suo attuale livello di successo abbia dovuto superare grossi ostacoli.

È invece molto comune tra chi sta ancora lottando per affermarsi dare continuamente la colpa della propria mancanza di riuscita lavorativa e di successo alle circostanze.

Le tue circostanze personali sono quelle che sono, ed erano quelle che erano. Se adesso hai trentacinque anni e sei il figlio di mezzo, resterai sempre il figlio di mezzo anche quando di anni ne avrai novantacinque. Se sei bianco o nero, uomo o donna, se hai subito abusi, soprusi o hai fatto fallito in qualche concorso o esame, sono fatti che non possono cambiare.

Se i tuoi genitori non si sono potuti permettere di mandarti alla “Julliard School” o al “Conservatorio di Ginevra”, o se hai dovuto lavorare per mantenerti agli studi, sono tutte cose che appartengono al tuo passato. Adesso è ora di superarle e di andare avanti.

Quando deciderai di smetterla di lamentarti, vedrai che la vita sarà molto più facile e divertente. Lagnarti o criticare ti fa solo provare compassione per te stesso ti fa sentire triste, arrabbiato, vittimizzato, sospettoso e ipocrita.

Quando affermi i tuoi limiti, i tuoi pensieri e le tue parole non fanno che intralciarti la strada e interferire con la tua capacità creativa. Smettila di portare l’attenzione sulle cose che non funzionano, “non mi piace questo suono o questo passaggio”…..”non ce la farò mai perchè ho un pessimo violino”.

Da un lato posso comprendere che quanto stia cercando di affermare non sia così facile metterlo in pratica , considerando che hai trascorso gli ultimi tuoi 10 anni di condizionamenti didattici forzati, in cui ti è stato insegnato a studiare e a correggere quello che non funziona, piuttosto che ad esprimere ed a potenziare quello in cui tu musicalmente e strumentalmente funzioni meglio.

Se elimini le lamentele, aprirai il campo a una vera esplosione di creatività e intelligenza. Riuscirai a concentrarti meglio sul presente e sul tuo potenziale. Invece di focalizzarti sui problemi, comincerai a vedere le soluzioni.

Invece di arroccarti sull’atteggiamento “non sono capace”, incomincerai a reindirizzare la tua attenzione anche su ciò che sei a livello somatico (non finirò di ripeterlo, si suona con il corpo), concentrati su quello che il tuo corpo avverte e non solo su quello che la tua testa (schema mentale) pensa di essere!

E per ottenere tutto questo, basta una piccola decisione: smetterla innanzi tutto di abbandonarsi all’abitudine di lamentarti. E difficile perdere un’abitudine. E’ molto difficile passare da un livello pensiero ad un livello di ascolto e consapevolezza corporea, lo so.
Ma in questo caso, ti assicuro che vale la pena provarci perché incomincerai a generare le prime vere performance…… perché questo è il Coaching amici miei! Ciao a tutti da Maurizio Camarda

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