ARTE & COWORKING
Personalemente credo molto nel Coworking come sistema per battere la crisi, ho avuto un paio di esperienze interessanti prima con “Aureofficina 11”(un bellissimo recuperio di archeologia industriale dismessa in pieno centro a Vicenza) e poi con “IDEIFICIO” ( altro interessante recupero di edificio storico VICENTINO) ma era qualche anno fa il 2007/ 2008 e forse eravamo troppo in anticipo sui tempi. Oggi invece il Coworking diventa invece una necessità! E lo consiglio vivamente a tutti!!
MA COS’E’ IL COWORKING: è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro informale , spesso un ufficio , mantenendo un’attività indipendente e lavorando su progetti comuni mettendo in campo le diverse competenze professionali.
ASPETTI POSITIVI: Innanzitutto economici (pensate che una postazione la si può trovare dai 70 ai 250 euro mensili di affitto a secondo ovviamente della location) Altri tipi di risparmio sono legati alle spese di gestione come ADSL, telefonia, energia e riscaldamento. Unire diverse competenze a volte su progetti comuni, può portare forme di energia pazzesca, e risultati straordinari: e proprio veroUNITI SI VINCE!
ASPETTI NEGATIVI: La condivisione di progetti comuni non è sempre facile. Ci vuole flessibilità e persone in grado di educare il luogo verso una condivisione totale di tempo e spazio.
NB: SE QUALCUNO E’ INTERESSATO AL COWORKING DEL SETTORE Arte, Musica e Spettacolo A VICENZA, ME LO FACCIA SAPERE…… sono sempre interessato e disposto ad scambio di opinioni in merito! ( contattatemi personalmente)
Ma oggi vi racconto la storia di “INDIHUB” che è interessante e spero possa ispirarvi, come storie analoghe hanno ispirato anche me e continuano a farlo!
MA COS’E’ IL COWORKING: è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro informale , spesso un ufficio , mantenendo un’attività indipendente e lavorando su progetti comuni mettendo in campo le diverse competenze professionali.
ASPETTI POSITIVI: Innanzitutto economici (pensate che una postazione la si può trovare dai 70 ai 250 euro mensili di affitto a secondo ovviamente della location) Altri tipi di risparmio sono legati alle spese di gestione come ADSL, telefonia, energia e riscaldamento. Unire diverse competenze a volte su progetti comuni, può portare forme di energia pazzesca, e risultati straordinari: e proprio veroUNITI SI VINCE!
ASPETTI NEGATIVI: La condivisione di progetti comuni non è sempre facile. Ci vuole flessibilità e persone in grado di educare il luogo verso una condivisione totale di tempo e spazio.
NB: SE QUALCUNO E’ INTERESSATO AL COWORKING DEL SETTORE Arte, Musica e Spettacolo A VICENZA, ME LO FACCIA SAPERE…… sono sempre interessato e disposto ad scambio di opinioni in merito! ( contattatemi personalmente)
Ma oggi vi racconto la storia di “INDIHUB” che è interessante e spero possa ispirarvi, come storie analoghe hanno ispirato anche me e continuano a farlo!
Si chiama INDIHUB ed è il primo coworking dedicato alla produzione musicale. Sì perché, come tutti gli strumenti, anche il coworking si plasma sulle esigenze dei lavoratori e le sue potenzialità si estendono ben al di là delle definizioni.
Un ingegnere 36 enne, Andrea Dolcino, ha aperto questo spazio di lavoro che vuol essere una sorta di major musicale, e ha sede nella Chinatown milanese, in via Bramante 39. Un hub indipendente che nasce con l’obiettivo di offrire una infrastruttura altamente professionale e innovativa a musicisti, editori e a tutte quelle realtà che convergono nella creazione e nella commercializzazione di un progetto musicale.
Coworking, studio di registrazione e spazio eventi. Recording studio, live room, mixing room, mastering facility, lo studio di registrazione è ideale sia per la presa diretta che per le sovraincisioni. La grande finestra e i separatori acustici caratterizzano la live room di 50 mq. L’accordatura della stanza e l’attrezzatura senza compromessi sono alcune delle attrazioni della regia di 23 mq.
All’interno ogni professionista svolge il suo lavoro, ma l’idea di base è quella di interagire per progetti comuni. L’ambiente è stile loft e ospita, oltre alle aree tecniche, una stanza per i ricevimenti, 12 postazioni di lavoro e una cucina. La storia dei coworkers ormai la conosciamo bene, ma ci piace raccontarla: giovani che ci provano, si mettono in gioco, e lanciano sul mercato le loro conoscenze e la loro professionalità, si parla di una generazione in questo caso che va dai 26 ai 38 anni: un’agenzia di consulenza musicale, agenzia stampa, illustratori e tecnici del suono.
I coworkers sono tutti giovani che hanno scelto di mettersi in gioco. Invece di aspettare un posto fisso, hanno preferito scommettere su loro stessi mettendosi in proprio, come Valentina Stucchi e Camilla Pagani, 27 e 28 anni, che fanno capolino da dietro il loro Mac. Insieme a un amico hanno fondato la Milano music consulting, una società di consulenza musicale e da inizio settembre hanno deciso di puntare su Indiehub.
Gaetano Petronio ha 31 anni e nel 2012 ha fondato la sua agenzia di stampa, la Gpc. Ha una passione smodata per il jazz e la chitarra che ha imparato a suonare alla Scuola civica di musica. La molla che lo ha fatto scattare verso la strada impervia dell’ autoimprenditorialità «è stato il desiderio di lasciare libero sfogo alle mie idee e suggestioni».
L’ illustratore e animatore in 3D è Enzo Benedetto, 38 anni, il decano (si fa per dire) della squadra. Mentre il più giovane del gruppo ha 26 anni, si chiama Gabriele Simoni ed è l’ unico lavoratore direttamente alle dipendenze di Indiehub in qualità di tecnico del suono.
ISPIRATEVI!!! E…………… ABBIATE CORAGGIO!!! ( Maurizio Camarda)
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