Il mondo della Musica vive oggi una stagione difficile come mai, in cui tutti i sentieri e le mansioni, i supporti e le possibilità sono messi a dura prova. Lavoro nella musica dal 1987 e già allora si parlava di “crisi”, ma era quella di un mondo che vedeva qualche cedimento in fatturati ricchi.

Adesso invece è piena!  Purtroppo la musica  sta uscendo uscita dagli interessi delle persone per l’apertura di nuovi fronti (computer, videogames, telefonia) e per la scarsa incisività della proposta artistica: abbiamo tanti discrete orchestre o ensemble  ma nessuna  davvero straordinaria, o all’altezza di quelle straniere.

Ora pensateci  per un secondo: se mettiamo insieme  un pubblico sempre meno attento con una proposta  artistica sempre meno forte,  si avranno non le mitiche “convergenze parallele”, ma due linee che vanno zigzagando per i fatti propri e saltuariamente si incrociano».

La questione è  gigantesca, eppure nessuno sembra vederla e/o  volerla affrontare. «La musica annaspa e tra i sui problemi principali, oltre ai soldi è la sua  crisi di idee. Paradossalmente ciò è più chiaro a chi gestisce la musica (produttori, discografici, manager) che a chi dovrebbe gioirne ed attuarla, vale a dire i musicisti.

La salvezza starà forse nel circuito per appassionati, collezionisti di farfalle; ma è chiaro che le possibilità non si prospettano di respiro. Sono però convinto che se hai idee che colpiscono ce la fai, ma il livello di “intuizione” della proposta deve essere alto, per originalità o per moda, per contenuto o semplice intrattenimento».

Sembra la giungla del “chi prima arriva”, meglio se ignorante; eppure, soprattutto quando va male, conta sapere che occuparsi di musica non è come vendere calzini. «Prima di fare l’operatore musicale  ho fatto il musicista e sicuramente il background e la passione incidono, aiutano a lavorare a banda larga, perché sei dentro alle cose.

Oggi chi investe nella musica è un Panda coi germogli di bambù, in realtà alla cultura un po’ di management farebbe bene, in termini di approccio professionale, ed invece è la fiera dell’hobby. «Il nostro è un mestiere artigiano, ma investire in un ambiente che non dà ritorni se non marginali è una contraddizione in termini. Purtroppo questo apre le porte ai tanti cialtroni. Io non amo darmi per vinto: credo sia questo a tenermi qui…. e voglio segnalarvi però un altro Panda mio amico,  con i germogli di bambù: si chiama Claudio Sartorato, anche lui come me è nella musica da un trentennio, è riuscito assieme ad un gruppo di amici (musicisti di chiara fama), ad organizzare a Treviso un Festival  con pochi soldi  ma di altissima qualità. Dal 4 settembre al 3 ottobre ad ingresso libero “ Armonia Antica” sarà in grado di sorprendervi tutti.  Andateci ………ne sarete soddisfatti e………..aiutatemi a condividere questa la notizia………….i  Panda si sa, sono animali assai rari!

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Maurizio Camarda

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