Il Presidente Letta interviene e rivela nuovi progetti in favore della Cultura
Si è svolta in questi giorni la seconda edizione degli Stati Generali della Cultura organizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con Fondazione Roma e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tema principale dell’evento l’articolo 9 della Costituzione italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.”
Molti i volti noti che hanno partecipato alla discussione portando avanti il loro concetto di Cultura e di come salvaguardarla in tempi di crisi, da Roberto Napoletano,direttore del Sole 24 ore a Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita per finire con l’atteso intervento del Presidente del Consiglio che è avvenuto in collegamento dal suo studio romano per cause di forza maggiore (un Consiglio dei Ministri più lungo del previsto).
Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Roma, instancabile sostenitore dell’arte, della cultura e del “mecenatismo” legato ad esse, ha manifestato la necessità di una norma chiarificatrice del sistema di sponsorizzazione privata, quasi vista al giorno d’oggi come un’ostentazione della propria ricchezza al limite dell’evasione fiscale. Inoltre rievoca la storia romana del 1400 facendo riferimento alla rinascita culturale di quel tempo voluta da Papa Martino V, lanciando un sottile appello alla Chiesa come possibile chiave di rilancio del paese.
Segue l’intervento di Marco Magnani , Presidente Nazionale di Intercultura, che riferisce i dati sconfortanti dell’andamento del turismo italiano a confronto con quello estero. In effetti è demoralizzante e piuttosto sorprendente che in un paese pregno di arti, di architettura storica e patrimoni letterari il turismo sia in forte calo rispetto a paesi culturalmente più poveri (il primo museo italiano più visitato è al 21esimo posto a differenza del National Palace Museum di Taipei che è largamente posizionato nella Top Ten).
Il potenziale di crescita è sostanziale, afferma Magnani, e ci ricorda che oltre alla conoscenza esplicita, il punto forte del nostro patrimonio culturale è la conoscenza tacita di un mestiere artistico, ovvero quella che si acquisisce dall’esperienza pratica e che si collega direttamente alle sensazioni.
Il dibattito finale ha visto come protagonisti Gianni Letta su maxischermo e il presente Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria.
Vi invito tutti a vedere l’interessante intervento del Presidente Letta dove presenta la sua interessante idea di “Capitale italiana della Cultura”.
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Gli Stati Generali della Cultura si sono conclusi con le parole di Napoletano che annuncia una collaborazione tra il Sole24 ore e Intesa Sanpaolo in favore di nuove idee imprenditoriali per lo sviluppo culturale in Italia.
Il messaggio che quest’assemblea ha voluto trasmettere è che economia e cultura sono fortemente legate tra loro; la Cultura è il nostro petrolio e nello stesso tempo la nostra energia verde, il nostro “soft power” in grado di vincere la crisi a seguito di scelte importanti che la politica ha il dovere di fare.
Ovviamente, come sempre e come dappertutto vi sono persone che non sono pienamente convinte di queste conclusioni e teorie! Vorrà dire che per questa volta porteranno pazienza. Mi impegno però in prima persona a dar spazio la prossima volta a chiunque voglia contestare questo articolo….purchè lo faccia in modo costruttivo. A chi è piaciuto invece…(clicchi mi piace) e Passiparola!
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