Spesso mi si chiede, se è obbligatorio richiedere il permesso alla Siae per organizzare un concerto anche quando tutti gli autori in programma sono deceduti da oltre 70 anni ( ovvero sono di pubblico dominio). Sembra una domanda stupida, in realtà non lo è!
La risposta è che si deve sempre chiedere il permesso spettacoli e intrattenimenti. Poi, magari (ho scritto MAGARI….) non sarà necessario versare alcunché alla Siae, se le opere che sono state eseguite sono effettivamente di pubblico dominio.
MA… FATE ATTENZIONE, in quanto esistono alcuni casi in cui, seppur si ritiene che le opere siano di pubblico dominio, in realtà non lo sono!
Ma come?…… vi è una contraddizione!
Nessuna contraddizione, in particolar modo vi sono due i casi da prendere in assoluta considerazione, vediamoli assieme:
Il primo è quello dell’edizione critica di opera di pubblico dominio, ovvero versioni di opere ricostruite da studiosi che cercano di avvicinarsi il più possibile alla versione originaria dell’opera ai tempi della sua composizione, liberandola pertanto da possibili interventi di terzi nel corso dei secoli.
In presenza di questo caso, la legge prevede un diritto (connesso) a favore dell’editore dell’edizione critica che dura 20 anni dalla prima lecita pubblicazione, riscosso anch’esso dalla Siae.
Il secondo caso invece riguarda opere già cadute in pubblico dominio, ma che siano state pubblicate successivamente allo scadere del termine di protezione. Anche in tal caso la legge riconosce dei diritti a chi lecitamente pubblica tali opere per 25 anni dalla prima pubblicazione.
Avete capito? …… Sono stato sufficientemente chiaro?
Anche se la vostra conoscenza della storia della musica è enciclopedica, magari non lo è altrettanto quella della conoscenza editoriale. Fate bene attenzione dunque….. onde evitare problematiche successive che potrebbero verificarsi. Sono convinto che l’insegnamento serva ad aprire i nostri occhi. Fatene un buon uso.Buona Giornata!
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