Diani, una giovanissima ragazza della Cornovaglia con una bella voce e le ambizioni di diventare cantautrice, ha pensato che il modo migliore per iniziare la sua carriera fosse quello di suonare un pianoforte in mezzo  al mare su un  basso fondale sabbioso e chiamare una troupe cinematografica per farsi riprendere.

Secondo i media locali Diani ha lanciato un appello su Facebook per trovare un vecchio pianoforte per il  suo film. Una signora di Newquay che ne possedeva uno da 45 anni ha risposto  all’appello e all’ offerta fatta. Ovviamente,non era stato detto alla signora tutta la verità  sul reale utilizzo del proprio pianoforte!

E’ tutto molto bello e creativo per quanto riguarda il marketing,  e mi  auguro che Diani, (17 anni appena), riesca davvero a decollare nella sua attività musicale visto la bella voce di cui è dotata.  Consentitemi però di esprimere un mio personale pensiero: “ogni qualvolta si abusa di uno strumento musicale (qualunque esso sia), mancandogli totalmente di rispetto e   facendolo suonare in mezzo all’acqua, o ancor peggio, buttandolo fuori da una finestra per esigenze cinematografiche, l’arte della musica viene svalutata ancor di più, con la  naturale conseguenza che anche l’immagine della professione del musicista diventa molto più tenue”.

Cara Diani, il tuo pianoforte reclama l’abbandono: esso non vuole essere suonato, ma è lui che vuole suonare tramite te! Quando l’esecutore si abbandona al suo strumento diviene egli stesso strumento, in un gesto impersonale e per questo totale e la musica, misteriosamente, inizia a sgorgare fresca e leggera. Amalo e porta ad esso rispetto sempre! … allora vedrai che anche la tua musica ti ricambierà!

In bocca al lupo!  Maurizio Camarda

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WORK IN MUSIC/ Passaparola!

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