Anche per un musicista le pubbliche relazioni assumono un ruolo assolutamente importante. Conoscere molte persone riduce i mal di testa a un decimo quando si tratta di completare un compito. Dicono che generalmente le richieste provenienti da sconosciuti non vengono esaudite rapidamente come quelle che arrivano da conoscenti o amici. Immaginate per un’attimo di poter sempre trovare quello che vi serve con una o due telefonate…sarebbe stupendo vero?
RIFLETTI: anche nella categoria dei musicisti, le persone si dividano fra “sociali naturali”, quelli che intessono reti con autentico piacere e quelli che invece riescono a farlo solo a costo di uno sforzo colossale.
Il problema è che soprattutto nella Musica Classica, le relazioni pubbliche svolgono una funzione decisiva. MI DISPIACE DIRTELO: “Finché nessuno ti conosce, nessuno sarà mai curioso di ascoltarti” (QUESTO TWITTALO)
IMPARA: a risparmiare il tempo e a procurati qualche referenza che ti permetta di presentarti senza bisogno di bussare come un perfetto sconosciuto. Se riesci in questa impresa, hai già fatto metà del lavoro.
RICORDATI : non sottovalutare mai nessuno! Rileggiti il mio articolo sui “ SEI GRADI DI SEPARAZIONE”. Tutti possono rivelarsi utili e importanti per le tue relazioni interpersonali.
Secondo Richard Wiseman, uno psicologo britannico che ha studiato per anni le persone ”fortunate’,’ la buona sorte non sarebbe altro che una maggiore predisposizione per le relazioni pubbliche: stringere amicizia con tante persone, ma anche solo scambiare due chiacchiere con chi capita a tiro, rende più facile incrociare le opportunità.
Tra le armi che devi avere a disposizione per far partire la tua strategia di pubbliche relazioni vi è senz’altro il biglietto da visita. Fai attenzione però, assicurati sempre di averne uno con te, possibilmente non di quelli stampati alle macchinette delle stazioni e cerca di convincerti che quel rettangolino di carta è il mattone fondamentale del tuo Brand Personale di musicista.
I biglietti da visita che si vedono in giro si dividono di solito in due categorie: prevedibili e quelli graficamente ricercati. Spesso Il musicista si trova in difficoltà nel momento di decidere l’aspetto grafico del proprio biglietto da visita. In fin dei conti, ha studiato una vita per affinare l’udito, mentre i biglietti da visita riguardano per lo più la vista e il tatto.
Allora diventa una buona idea quella di concentrarsi sul concetto stesso di biglietto da visita, cercando di comunicare il suo punto centrale: gli insegnanti di musica metteranno in primo piano l’insegnamento, le orchestre e le band si concentreranno sulle esibizioni e sul divertimento, i giornalisti e i critichi musicali punteranno su professionalità, conoscenza e onestà.
Un biglietto da visita “che comunica” è il grimaldello per aprire la prima porta, ma per quanto persuasivo tu sappia essere, a un certo punto i tuoi interlocutori vorranno avere in mano qualcosa di concreto. Qui entra in gioco la “brochure” ……. Ma di questo argomento importantissimo ve ne parlerò in un prossimo articolo. Nel frattempo, auguro a tutti voi Buon Natale e serene Festività. (Maurizio Camarda)
PASSAPAROLA! GRAZIE!
Scrivi