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DECIDERE: la parola viene dal latino de caedere, tagliare via. Perché decidere significa puntare con decisione su un obiettivo, ed eliminare qualunque alternativa.

Ad ognuno di noi capita spessissimo di essere incerti tra due scelte: Iscriversi al Conservatorio  o a Una Facolta’ come il DAMS ? Iscriversi ad un’Accademia di Belle Arti  o ad  una facoltà di Architettura? Oppure… lavorare su questo o quel progetto artistico? e  ancora….. Questo titolo dello spettacolo vende più di quell’altro meno conosciuto?  Promuovo un nuovo album o aspetto? Forse questo programma da concerto rende di più e piace al pubblico, rispetto all’altro!…. Mi iscrivo a  una Master Class breve o a un corso Annuale specifico!

Ragazzi, quando ci comportiamo così, senza decidere veramente, è come se fos­simo in autostrada, incerti sul cammino da percorrere. Andiamo avanti, ci fermiamo, riprendiamo, facciamo retromarcia…finché non capita l’inciden­te.

E come se venissimo trascinati della corrente, senza pianificare il tra­gitto. Il fiume si biforca, e noi non abbiamo scelto dove andare; così la zat­tera è trasportata dal flusso, e ad un certo punto sentiamo un gran frastuono. E la cascata; non abbiamo deciso, e ora ci aspetta la tragedia. Ed è troppo tardi per tornare indietro.

Certo, decidere fa paura. Certo, possiamo non essere sicuri che la nostra scelta sia quella giusta. Ma bisogna decidere; se non lo facciamo noi, lo fa­ranno gli altri, o lo farà il caso; e sarà peggio. Perché siamo noi le persone più indicate a decidere della nostra esistenza.

Ci capita spesso, però, di drammatizzare eccessivamente le nostre decisioni; e questo aumenta la tensione, ci toglie la serenità necessaria per scegliere bene. Allora cambiamo la prospettiva: togliamoci dalla testa che delle due strade davanti a noi, una porti al trionfo, e l’altra al disastro.

 Non è quasi mai così; quasi sempre ci portano, invece, a due risultati diversi. Ed è difficile prevedere quale si rivelerà il migliore. Spesso in aula racconto questo aneddoto cinese:

…… Un contadino si vede arrivare a casa, sbucato da chissà dove, un bellissimo cavallo da corsa. I vicini  lo invidiano: «Che fortuna! Un cavallo così, piovuto dal cielo!» E il contadino, senza scomporsi: «Può essere bene, può essere male… chi sa!»

Il figlio del contadino monta sul cavallo, ma viene disarcionato e si rompe la spalla. I vicini lo compiangono: «Poverino! Che disgrazia!» Ma il padre resta imperturbabile: «Può essere bene..può essere male … chissà! »

Scoppia la guerra, e tutti i giovani del paese vengono arruoli: nell’esercito. Ma il figlio del contadino, grazie alla spalla rotta, rimane a casa. I vicini: «Beato lei, che suo figlio non va a combattere! Che benedizione!» E l’uomo – l’avete indovinato – continua a rispondere: «Può esseri un bene o un male… chi lo può dire!»

Ma allora  come  FACCIO A DECIDERE? Ci sono tre passi assolutamente importanti da compiere che ti suggerisco:

1) Sarà bene acquisire tutto il materiale possibile sulle varie ipotesi di scelte , in modo da farti un’idea la più chiara e completa possibile;  suggerisco anche di frequentare fiere di altri settori non propriamente artistici, applicando la tecnica della serendipità (cioè di affrontare la soluzione ai propri problemi affrontandone altri) .

2)  Valuta le informazioni. Passale al setaccio, con calma, pesando i prò e contro di ciascuna decisione. Può essere utile parlarne con amici, docenti, esperti: consigli e suggerimenti sono sempre ben accetti, ma non farti suggestionare, la scelta finale deve esseresolo  tua. Delegarla ad altri equivale a non decidere!

3)  DECIDI e non tornare indietro. E se ti accorgi che la scelta è sbagliata? Semplice: prendi un’altra decisione, in direzione opposta alla prima; ma solo se, dopo aver ripercorso i tre passi, ti sei convinto dell’errore.

Attento, comunque, a non lasciarti condizionare dalla paura distruttiva, che è sempre una cattiva consigliera. Va benissimo essere flessibili, cioè disposti a rivedere le proprie decisioni; ma essere flessibili non significa non decidere. Significa, al contrario, trovare la strategia migliore – quindi le decisioni migliori – per raggiungere l’obiettivo.

Buona giornata e  buon viaggio verso una vita migliore! (Maurizio Camarda)

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