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Che cos’è un “pubblico”?  Il dizionario Treccani lo definisce  come un complesso totale di un numero indefinito di persone.  Nella Musica Classica però, “pubblico” è un termine tecnico che non indica la folla o le masse, bensì “un particolare tipo di uditorio”. Per costruire un Brand di successo ho ripetuto  già diverse volte nei precedenti articoli, bisogna riuscire a comunicare in modo chiaro con il proprio pubblico.  Per fare questo però dobbiamo conoscerlo a fondo.

Quante sono  le tipologie di pubblico che debbo conoscere? Adesso ci arriviamo. Sappiate solo, che circa  il 99 percento degli errori che vengono commessi nel comunicare con il proprio pubblico  sono dati dalla scarsa conoscenza di chi ci sta davanti.

 Un altro aspetto interessante da tenere bene in mente è che ciò che identifica il tipo di pubblico o uditorio è  quasi sempre un interesse comune, una classe professionale o sociale o  una certa corrispondenza nei componenti di un gruppo specifico.

Un musicista deve sapere che ogni tipo diverso di pubblico che incontra,  ha  interessi diversi. Pertanto la sua promozione nei confronti  che lo compongono, deve essere pensata in maniera specifica. Quando si fa di ogni erba un fascio, l’insuccesso è inevitabile….  e  il vostro Brand  automaticamente si disintegra!

“Il pubblico vuole essere trattato come le donne:  non gli si deve assolutamente dire se non quello che vorrebbe sentirsi dire” (Goethe) (QUESTO TWITTALO!!!)

Se si capisce bene questo concetto… il successo è assicurato.

Sapevate che i gusti musicali così come altre tendenze dello animo umano possono rivelare molto sul tipo di spettatore  che si ha davanti. Questa è la conclusione al quale sono giunti Jason Rentfrow della University of Cambridge e Sam Gosling della University of Texas dopo una lunga ricerca.

Le  tre caratteristiche musicali che, veicolerebbero meglio la personalità del pubblico  verso una determinata  tipologia di musica sono il Tempo, il Ritmo e il  Testo.

Ecco i  risultat della ricerca su alcuni generi musicali:

1) Le persone che ascoltano musica “intelligente e sofisticata” come la musica classica o il jazz  sono correlati da un alto QI  (quoziente d’intelligenza) con una maggiore propensione  verso gli aspetti razionali ed intellettuali della vita.

2)  Quelli che ascoltano musica facile da ascoltare (orecchiabile):  i ricercatori si riferiscono alla musica country, ma noi possiamo fare un parallelo con la nostra musica leggera. Questi si correlavano con una maggiore onestà ed apertura. Sono più convenzionali e conservatori sono persone semplici ma non stupide persone che evitano la complessità.

3)  Gli appassionati di Opera Lirica: la passione per l’opera si mette in relazione con tratti  della personalità legati alla melanconia. Steven Stack, psicologo della Wayne State University nel Michigan afferma che gli  “appassionati di opera sono tre volte di più inclini al suicidio in caso di disonore famigliare e questo non è dovuto alla Madama Butterfly  (sarebbero gli inclini alla melanconia che ascoltano questa musica e non la musica a renderli tali).

4)  I fanatici di Havy Metal e Hard Rock invece, secondo il ricercatore, sono molto più timidi della media.

5) Gli ascoltatori di Musica elettronica sono più impulsivi ed estroversi anche se . sbottano più facilmente e sono più inclini a dire le cose”senza pensarci”

INTERESSANTE? NO?

Anche in Scozia  un altro ricercatore  si è addentrato sul legame che esiste tra la personalità  umana e i generi musicali  è il Prof. Adrian North, il quale ha condotto uno studio sull’argomento  senza precedenti. Ha svolto un Test su  ben 36.518 persone catalogandole su 104 diversi generi  musicali.  Eccone qualche  significativo i risultato.

Musica Classica: Alta autostima, creatività, introversi  anche se apparentemente a proprio agio con la gente.

Jazz: Alta autostima, creatività, ed esteriormente  a proprio agio.

Rap: Alta autostima ma  solo esteriormente

Opera Lirica: Alta autostima, creatività, sensibilità

Country e Western: Esteriormente molto laboriosi

Reggae: Alta autostima, molto creativi anche se esteriormente poco laboriosi

Danza:  Creativo, estroverso, delicato.

Indie: Bassa autostima,  creatività, non è difficile lavorare con loro  ma poco sensibili

Bollywood: Creativi ma solo esteriormente

Rock / Hevy Metal: Bassa autostima, non molto laboriosi,esteriormente a loro agio con la gente

Pop: Alta autostima, poco creativi, estroversi  ma non sempre a loro agio con le persone.

Soul: Alta autostima, molto creativi, estroversi, gentili e sempre a proprio agio.

Personalmente apprezzo entrambi le ricerche anche se tendano a generalizzare troppo. Se il vostro scopo  però è quello di comunicare con la massima precisione al pubblico, avrete bisogno di  coordinate  molto più precise di quelle indicate dai due ricercatori.

Partiamo  allora dalla  regola d’oro che per creare una buona relazione bisogna adattarsi al tipo di comunicazione preferito dall’ altro. Dovremo quindi adattarsi al suo modo di comunicare, gli  dovremo mostrare  che siamo  come lui (o lei).  Del resto a tutti noi piace chi ci somiglia!

Chi è che ci piace di più al mondo? Noi stessi. E chi viene dopo? Qualcuno che ci somiglia. (QUESTO TWITTALO!!!)

Vogliamo frequentare persone come noi, che vedono il mondo con i nostri occhi, che apprezzano e disprezzano le stesse cose. Scegliamo gli amici tra coloro che ci fanno sentire liberi di essere come siamo. E chi può riuscirci meglio di qualcuno che è già come noi?

Fate attenzione però, adattarsi agli altri non significa cancellare la propria personalità. Significa dire al suo inconscio  “ Sono come te. Con me sei al sicuro. Puoi fidarti di me. Perché puoi fidarti e non devi avere paura di te stesso.

Cosa facciamo per far capire al  nostro pubblico che per noi lui è  molto importante?

Così Nela Rubinstein parlava del celebre fratello pianista  nel libro “ Una vita nella musica” Il segreto del suo successo? Era semplicemente questo: un artista che amava il suo pub­blico. Era riconoscente, sì proprio riconoscente, a chi andava a teatro: ringraziava sempre con sincerità e umiltà e dava tutto se stesso. Pensava sempre alla gente che arriva in tea­tro in autobus o attraversa la città in metropolitana, aveva rispetto per il suo pubblico che aspettava ore al freddo o sotto la pioggia, di notte spesso, per acquistare un biglietto… Ognuno aveva l’impressione che  Rubinstein  suonasse per lui, proprio per lui, solo per lui. Tutto questo amore che ha dato, è naturale, è tornato verso di lui.

ORA FATE ATTENZIONE……. VI SVELO UN SEGRETO : Sono fermamente convinto e lo sono diventato dopo un’attento studio negli anni, che un pubblico  è sempre  eterogenio e che le persone che lo compongono si possano  semplicemente suddividere   in quattro profili di comportamento sociale.

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Abbiamo tra il pubblico  la personalità  TRADIZIONALISTA: 

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E’ una persona pragmatica  è l’elemento “obiettivo” del gruppo o della famiglia. E’orientato ai risultati concreti con i piedi per terra, non ama le astrazioni. E’ motivato dalla prassi tradizionale, rispetta la lealtà e le procedure. Ha il timore della perdita di stabilità, diffida del non conosciuto e del cambiamento in genere. Ama l’ordine e la tranquillità questo suo atteggiamento spesso può limitare il suo modo di agire.  Ama ascoltare i grandi Classici,  e le filologie esecutive. E’ sempre  molto attento alla qualità del suono, ha una innata predisposizione verso i ritmi calmi e lenti. Ama l’amicizia degli artisti e questo spesso lo porta  a seguirli durante i concerti. (Pensiamo ai Fans di Uto Ughi)

La personalità ANALITICA:

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Questo tipo di persona  è quella del “controllo qualità“ e del dettaglio; E’ altamente intuitivo, sembra “leggere” nelle persone, di conseguenza è cauto nei rapporti. E’ molto autodisciplinato, corretto con le persone. La sua paura principale sono le critiche ai suoi pensieri e alle sue azioni. E’ molto critico ed esigente nei confronti di sé stesso e degli altri, anche se le sue critiche non sono spesso esplicitate. Preferisce lavorare e divertirsi da solo. Ama leggere libri tecnici. Quando è in sala da concerto è molto esigente. Guarda al 50% e ascolta al 50% cercando sempre il pelo nel uovo sia su come vi presentate sul palco e come siete vestiti sia come suonate. E’ molto attento alla bellezza del suono. Riesce a distinguere la differenza di suono tra uno  “Steinway”  e  un “Bosendorfer” pur non essendo musicista. Ama anch’esso i ritmi lenti.Diffida da tutto ciò che sa di slogan e che non è visibile o provabile. Difficilmente ama gli artisti  prodotti dal marketing artistico come possono essere Giovanni Allevi o i “Two Cellos” solo per citarne alcuni.

La personalità  ESPRESSIVA:

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E’ un tipo di persona spontanea ed entusiasta che non si limita a vedere un aspetto di una situazione ma ne identifica diversi e si fa un quadro completo del problema. Gradisce passare il tempo divertendosi assieme alle altre persone, non ama tanto leggere. La sua preoccupazione principale è essere rifiutato socialmente, considera la disapprovazione come un rifiuto personale da parte degli altri. La disorganizzazione  però è la sua prerogativa trasversale ad ogni cosa.  Arriva in teatro con gli amici a volte in ritardo. E’ molto sensibile al passaparola. Se il vostro Brand è ottimo vi arriva entusiasta in camerino per complimentarsi. E’ aperta alle contaminazioni musicali e le interpretazioni creative possono affascinarlo. Ama i ritmi veloci e i crescendi entusiasmanti alla Rossini. Dategli la possibilità di distinguersi e vi amerà per sempre, come farlo cenare assieme agli artisti dopo il concerto ad esempio .Ama quegli artisti che  presentano i concerti in modo comunicativo, informale coinvolgente e umoristico. Non sopporta di conseguenza le presentazioni noiose e ripetitive dei politici prima dei concerti.

La personalità DIRETTIVA

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E’ una persona efficiente, decisa, concreta e orientata ai fatti, ai risultati, al rischio e all’azione, sapendo sempre dove andare e quale obiettivo raggiungere. Gradisce passare il tempo da sola o con brevi contatti con gli altri, preferisce le letture brevi. Ha un ego monumentale ed è molto presuntuosa. Spinge ad agire e causare cambiamenti. Spesso si spaventa in presenza di critiche e se pensa che qualcuno possa o voglia approfittarsi di lui.  Il suo imperativo è “Tutto e subito”, è un ascoltatore selettivo e non si preoccupa dei sentimenti altrui. In una  sala da concerto non sopporta gli inizi degli spettacoli in ritardo e i concerti troppo lunghi. Spesso denigra quando vede sul palco musicisti timidi. Predilige ritmi veloci in genere. Non sopporta tempi morti  tra i movimenti di un qualsiasi brano musicale.

ORA RICORDATE:

Comunicare nella forma giusta, al pubblico giusto  produce sempre risultati. Quando si conosce il pubblico in tutte le sue tipologie, si riesce a comunicargli  con  precisione quasi millimetrica. Tutto ciò  viene chiamata  strategia di relazione.

Ora che ho osservato le quattro tipologie di pubblico cosa devo fare?

Innanzitutto  dovete  domandarvi in quale delle  4 categorie sopra descritte voi  riuscite ad individuarvi (esistono dei Test  Professionali specifici per questo), poi non dovete far altro che applicare le regole generali delle relazioni, adattandosi in continuazione alla tipologia di personalità che vi trovate di fronte.

Ma se abbiamo detto che in un auditorium trovo quasi sempre tutte e quattro le personalità di pubblico presenti…. come devo muovermi.

E’ semplicissimo. 4  da oggi è il vostro numero magico. In numerologia il 4 è i numero delle stagioni, dei punti cardinali, degli elementi e di tutte le strutture immutevoli. D’ora in poi quando  costruirete un programma da concerto (non pensatene uno ma quattro, uno per ogni tipologia di pubblico). Quando vi preparate un discorso o una presentazione, costruitene una che abbia un mix di 4  elementi che possano piacere a tutti.  Imparate a diventare flessibili e imparate a seguire così come nella musica da camera, così nella comunicazione. Non imponete mai il vostro  unico punto di vista. Tutto ciò che farete nella vostra attività musicale, dall’esecuzione alla cura della vostra immagine sui Social Media, ricordatevi sempre che deve  fare i conti con il numero 4. Se riuscirete in questa strategia . Il vostro Brand avrà finalmente  un sicuro successo!

Ah dimenticavo…. tutte queste cose nel mondo Accademico purtroppo  non ve le insegnano! Non mi resta che salutarvi dicendo: ACCIDENTI…….SE CI AVESSI PENSATO PRIMA! (QUESTO TWITTALO!!!)

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Spero anche oggi  di esservi stato utile.   Ho studiato a lungo queste metodologie e le ho sperimentate di persona parecchie volte. Tutto quanto da me scritto in questo post è direttamente applicabile con successo (provare per credere!). Ovviamente un semplice articolo non è sufficiente  per trasformarvi in esperti (per questo vi sono i corsi specifici) Resto  a completa disposizione di chiunque voglia scrivermi per maggiori delucidazioni sull’argomento.  Maurizio Camarda

 

 

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