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Nello scenario economico attuale, la capacità di innovare rapidamente, tenendo sotto controllo i costi, è sempre più determinante per il successo di un progetto artistico che miri a non essere solo un hobby. La mia parola d’ordine in questo caso  è solo  una “storytelling”,ovvero  l’arte di raccontare una storia. Oggi,  anche  i mercati musicali sono diventati delle semplici “conversazioni” tra musicisti e pubblico e la cosa positiva  è che  i social network sono diventati un perfetto  strumento di marketing per governarle.

Chiunque voglia ottenere risultati concreti, sfruttando le potenzialità del web deve guardare al marketing da una prospettiva differente. Nel marketing tradizionale le aziende investono per trovare clienti attraverso le forme di comunicazione tipiche. Ciò avviene attraverso tecniche che vengono percepite dall’utente di oggi come molto invadenti: pubblicità a mezzo stampa, pubblicità televisiva, direct marketing, cold calling, posta indesiderata e fiere. Usando un termine caro a chi ama la tecnologia, il confine tra queste tecniche e lo spam è sempre più sottile.

Il vecchio modello di comunicazione (cartaceo, giornali, flyers) è stato totalmente superato dalla comunicazione digitale. Il vecchio modo di comunicare prevedeva l’acquisto di spazi pubblicitari (pagine sui giornali, affissioni, spazi in TV private), l’acquisto di liste di e-mail o di numeri telefonici, la produzione di materiale cartaceo (brochure, flyers, cartoline, giomalini), l’affitto di spazi espositivi nelle fiere, ecc.

Il cambiamento tecnologico di oggi invece, ha portato  che sia l’utente a cercare il cliente e non il contrario.

Invece di assillare le persone con le forme di pubblicità tradizionale, si possono creare video che potenziali clienti desiderino vedere o addirittura condividere con gli amici.

Invece di acquistare costosissimi spazi pubblicitari su giornali  o  luoghi di affissione , può essere creato un blog seguito da potenziali fan e curiosi, oppure possono essere creati contenuti specifici da inserire all’interno di un web magazine.

Invece di invadere la privacy delle persone proponendo volantini lungo le strade si possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle reti sociali, creando anche qui contenuti che suscitino l’interesse dei clienti (attraverso la narrazione). Le persone amano infatti ascoltare o leggere  “storytelling”. Si sentirenno in questo modo,  coinvolte e invogliate a scrivervi  un messaggio per ricevere maggiori informazioni su quello che proponete. In poche parole significa produrre contenuti creativi e discuterne online.

Un musicista, a mio avviso, può ottenere un vantaggio competitivo molto forte se impara a padroneggiare questi strumenti, purchè capisca che tutte le azioni devono essere sempre concatenate tra loro.

Vi faccio  un esempio pratico e vi spiego cosa farei io: immaginiamo di dover promuovere professionalmente  un quartetto d’archi o un’ ensemble corale o orchestrale, utilizzando solo gli strumenti gratuiti che il web mette a disposizione.

1)Su Facebook andrei a creare un profilo per ogni membro del gruppo e una pagina ufficiale per il gruppo. I profili dei membri del gruppo dovranno servire, soprattutto nelle fasi iniziali, per dirottare gli amici verso la pagina ufficiale e per amministrarla. Attraverso la pagina promuoverci i singoli eventi e diffonderei le informazioni utili per dare a terzi la possibilità di scrivere articoli, preparare eventuali locandine, ecc.

2)Su YouTube avrei cura di diffondere i migliori video tratti dai concerti. Confezionerei videoclip specifici, aggiungendo backstage e filmati divertenti che abbiano maggiori possibilità di innescare meccanismi virali. Sicuramente creerei un “canale” ufficiale dell’ ensemble musicale.

3)Twitter è uno strumento molto potente che permette, una volta che la band ha un minimo di seguito, di comunicare rapidamente con i followers contando sulla velocità della diffusione del messaggio. Twitter può accendere la miccia di una comunicazione virale a 360 gradi, che coinvolge altri strumenti e altri network.

4)Su Flickr caricherei le migliori fotografie in alta risoluzione della band, avendo cura di scrivere didascalie chiare e complete. E’ fondamentale caricare le foto con una licenza che consenta il download delle foto e il libero utilizzo (anche commerciale) delle stesse. Quando un giornalista deve scrivere un articolo la prima cosa che fa è cercare in rete qualche foto. A volte la scelta di pubblicare un pezzo dipende dal fatto di avere le immagini giuste ad alta risoluzione per completare la pagina. In mancanza di foto esistono forti probabilità che il pezzo non esca.

5)Creerei poi un blog in cui pubblicare, tra le varie cose, testi che i giornalisti possano letteralmente “copiare e incollare” quando devono preparare un articolo. Il blog dovrà aiutare la diffusione dei video pubblicati su YouTube, delle foto pubblicate su Flickr, dei post scritti di Twitter così via, chiudendo il cerchio.

Provate per credere!…… Buon Lavoro!  Maurizio Camarda

maurizio camarda

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