D’accordo….. mi direte che sono un fanatico delle  filosofie giapponesi il che può anche essere vero visto che dalla cultura millenaria del popolo del Sol Levante  personalmente sto imparando  molto. Ma anche dai moderni Samurai di oggi (che ormai  appaiono in   giacca e cravatta o jeans e felpa) si può imparare qualcosa…… soprattutto  quando si ha a che fare con  filosofie come  quelle legate allo scontro e alla competizione.  Concetti  di grande attualità nel mondo dell’ Arte e dello Spettacolo. Vale la pena studiarli!

                                            Domo Arigato…..  Maurizio Camarda

“Toyota Production System” detto anche in alcune pubblicazioni accademiche,  il Toyotismo, è un metodo di organizzazione della produzione derivato da una filosofia diversa e per alcuni aspetti alternativa alla produzione di massa, ovvero alla produzione in serie e spesso su larga scala basata sulla catena di montaggio di Ford.  In un’epoca di feroce competizione sui prezzi dei biglietti, sui costi di partecipazione alle gare d’appalto o sulla definizione del proprio caschet, nessuna organizzazione culturale può più considerare una vittoria la riduzione dei costi del  5 o del 10%.  Per vincere le sfide del mercato globale, l’unico obiettivo possibile è quello di competere sul prezzo senza rinunciare al profitto e senza ridurre il livello di qualità.

Il Concetto in pillole : l’eliminazione di ogni tipo di spreco (Muda) che inevitabilmente accompagna ogni fase di un processo produttivo. NB:  Per eliminare i (Muda)  che non si vedono, bisogna cominciare a rivedere i (Muda) che, seppur visibili, non vengono riconosciuti come tali.

I  5 principi del sistema Toyota:

  1. identificare il valore per il cliente
  2. comprendere il processo di creazione del valore
  3. creare il flusso del valore
  4. far tirare il flusso del valore dal cliente
  5. ricercare la perfezione

Più precisamente, ci sono 6 tipi di  (Muda) sprechi pericolosi per un’organizzazione culturale:

  1. Difetti (mancanza di qualità in generale dalla fase di progettazione alla fase di produzione culturale) : la produzione di produzioni o di servizi scadenti  rappresenta un onere finanziario e compromette in modo serio il proprio Brand. Occorre pertanto realizzare delle ispezioni che si prefiggano come obiettivo la prevenzione dei difetti e non quella di rilevare i difetti!
  2. Eccessiva produzione (maggiore di quella richiesta in un determinato periodo,  ovvero la voglia di strafare e di   infilarsi ovunque, dai progetti, agli appalti, alle produzioni meno importanti pur di esserci ma anche più semplicemente  (es. firme di approvazione multiple, doppie registrazioni di dati ecc..) Sono i Muda cui bisogna stare più in guardia! per evitare questo spreco occorre ricordare che svolgere le attività prima che siano richieste non migliora l’efficienza.
  3. Trasporti (  si i tratta  degli sprechi per trasporti  relativi al mondo degli  allestimenti , o delle telefonate chilometriche per cercare lavoro e  di quelle tutte le azioni delle persone che non producono alcun valore aggiunto) TRASPORTARE E CERCARE non sono un lavoro! Tutte  le operazioni di trasporto non contribuiscono ad aumentare il valore aggiunto! Per questo è necessario, razionalizzare il lavoro e i metodi di trasporto
  4. Attese (pratiche e progetti fermi in attesa di essere lavorati.)  Si manifesta ogni volta che un operatore non svolge nessun lavoro, rimanendo in attesa di un evento successivo (es. Aspettare informazioni; attendere autorizzazioni)
  5. Giacenze (in generale lo stock è sempre uno spreco! dalla cancelleria degli uffici ai magazzini scenografici,  dai materiali promozionali  cartacei in esubero ai programmi informatici acquistati e mai utilizzati). L’ eccesso di scorte occupa spazio e può rendere obsoleto il materiale accumulato.
  6. Operazioni inutili (Tutto quello che non produce valore aggiunto)

Approccio Kaizen:

Per perseguire l’eliminazione degli sprechi si opera su tutti gli aspetti del processo produttivo con un approccio basato sul miglioramento continuo e a piccoli passi.

Aspetti fondamentali del Toyota Production System:

a) eliminazione degli stock e  di tutte le giacenze di materiale in sede;

 b)  Applicare il “JUST IN TIME”  sistema di governo del flusso  logistico  basato sul concetto di produrre solo quando serve.

Concetti essenziali del sistema:

a)Spreco;

b)Valore;

c)Sistema.

1)Lo Spreco:

viene definito come “qualsiasi attività svolta da un’ente  organizzativo che utilizza risorse e tempo senza aggiungere valore per il cliente/utente”.

2) Il Valore:

è il prodotto dell’attività dell’ente organizzatore , che viene valutato  dalle varie tipologie di  cliente /utente

3) Il Sistema:

viene definito come “successioni di fasi destinate a creare valore”.
Analizzare i processi produttivi è il punto di partenza per realizzare i miglioramenti e ridurre gli sprechi.

L’obiettivo Toyota Production System:

Arrivare al cliente con il minimo spreco, il minore tempo e la migliore qualità.

Ottimizzazione del persone e riduzione degli sprechi

Il Personale:
Tale aspetto, che sembrerebbe banale, è spesso incomprensibilmente sottovalutato. Si considerano le risorse umane  un bene intangibile sempre più importante, in cui  le cui potenzialità debbono potersi esprimere.  Il sistema riesce a gestire tutte le risorse del personale in modo da utilizzarlo pienamente nei vari aspetti operativi. Occorre per questo aumentare il loro coinvolgimento e la loro responsabilizzazione nel processo produttivo.
Il sistema  organizzativo funziona meglio quando vi è la maggiore responsabilità possibile il più “in basso” possibile. (CONCETTO DIFFICILE DA COMPRENDERE PER NOI  ITALIANI SOPRATTUTTO DAI RUOLI DIRIGENZIALI)

Elementi di riduzione degli sprechi:

a) la tempestività dell’azione;

b) la cognizione visiva(vedere di persona).

Cognizione visiva , al fine di trasmettere velocemente anomalie e che consenta a tutto il personale di partecipare al miglioramento dell’attivita’ in cui e’ coinvolto. Per  “vedere” il valore e lo spreco risulta importante sapere analizzare i processi produttivi del valore Il flusso del valore è l’insieme di tutte le azioni che si susseguono nella varie fasi dall’inizio del processo fino alla vendita del prodotto al cliente (customer).

La Toyota suggerisce:

 di seguire l’esempio di Leonardo da Vinci, ovvero, di disegnare schizzi dei propri studi, ma soprattutto, di studiare la natura nel dettaglio per mettere a punto le proprie invenzioni -“ tutto esiste già in natura”-.

Azione rapida: 
La tempestività dell’azione senza che vi sia una carenza del risultato finale è l’altro elemento qualificante del “sistema Toyota”. Tale obiettivo non può essere perseguito senza un coinvolgi­mento diretto delle risorse umane impiegate nello specifico settore operativo e funzionale.

Rimandare un’azione impedisce di fare esperienza:

Si ritiene che sia piu’ conveniente realizzare i cambiamenti con grande rapidità puntando al risultato “meglio veloce e grezzo piuttosto che lento ed elegante”.
Una nota teoria sulla gestione del rischio afferma che prima ci si assume il rischio di un’azione maggiore sarà la possibilità del successo, il posticipo dell’intervento pregiudica il conseguimento del risultato.
Se la prova non ha successo, infatti, si ottiene ugualmente il risultato di escludere “quella possibilità”.
Pertanto, anziché fare una valutazione teorica sull’efficacia di una prova si deve preferire l’azione e lasciare parlare i fatti.  Se la prova fallisce si ha il tempo per farne un’altra e così di seguito (con la logica della quantità); la pratica conferma che questo approccio è, nella media, il più efficace.

La scelta di obiettivi ambiziosi:

La ricerca di obiettivi importanti deve essere la spinta propulsiva che fa tendere l’individuo verso il successo in maniera determinata.

La cura della perfezione:

Con il “sistema Toyota” questo concetto si fonde in maniera sinergica con il miglioramento continuo  che ne costituisce la sua naturale “autoalimentazione”.
La condivisione di questo approccio risulta essere la chiave del successo dell’organizzazione se i soggetti coinvolti li interiorizzano  traducendoli quotidianamente in azioni concrete.
Il ruolo della dirigenza è quello riadoperarsi affinchè gli operatori comprendano questa responsabilità in modo tale da favorirne la contemporanea assimilazione attraverso i vincoli esterni ed interni che ne possono condizionare l’efficacia.
Questo processo continuo consente all’operatore una visione più allargata e consapevole della mansione svolta.

La filosofia del fare:

Il “sistema Toyota”, quindi, fino ad oggi è stato il modello trasmesso con maggior successo nelle situazioni in cui i manager sono stati in grado di implementare un metodo di lavoro basato “sul fare”.
Si può certamente affermare che tale “sistema” funzioni attraverso l’incremento delle responsabilità complessive del personale impiegato mediante un maggior ricorso al self- problem solving.
Per questo ordine di motivi è controproducente dire al personale cosa fare; quando lo si fa si toglie responsabilità ai collaboratori.

COME DETERMINARE IL PREZZO rinunciando al metodo dell’accumolo dei costi:
In passato il prezzo di un prodotto era determinato dalla seguente somma:

Costo + utile = prezzo 
Oggi è il mercato che decide il prezzo finale di vendita per cui si ha un rovesciamento sostanziale dell’identità in: Prezzo di vendita – costi = utili 
In virtù di tale cambiamento, appare inevitabile un’importante leva operativa per l’organizzazone  si trovi nel contenimento dei costi.

In Pillole:

PREZZO –COSTO= PROFITTO →  il prezzo è deciso dal cliente

PROFITTO = PREZZO –COSTO  → il prezzo è deciso dall’ organizzazione

PREZZO = COSTO +  PROFITTO → il prezzo è deciso dal costo

E’ STATO INTERESSANTE? …………..La prossima volta……… ( basta cliccare mi piace  su  questo articolo!)… vi spiegherò   come  secondo il sistema  Toyota,  essere a corto di liquidita’  a volte puo’ rappresentare un’opportunita’!

                                                            Buona giornata!

2 Risposte

  1. michela

    Grazie Maurizio!!! che articoli interessanti!! Ti vedrei troppo bene ad insegnare alla Bocconi al corso di laurea in AUTO MANAGMENT ARTISTICO!! In passato frequentai 3 master mooolto interessanti. Tutti i docenti erano musicisti e specialisti in giurisprudenza, economia, managment ecc…………
    Beh grazie ancora e a prestooooo!!!
    Michela

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    • mauriziocamarda

      Grazie!!!! cerco solo di poter essere utile a tutti quelli che in questo periodo buio vogliano “uscire dalla crisi” e non “entrare nella crisi”! ciao Maurizio

      Rispondi

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